mercoledì, maggio 16, 2007

Sogno di una notte di fine inverno

Sai quelle notti che casa cigola?
Vai a dormire tardi, troppo tardi, con la paura che nemmeno le quattro sveglie che hai puntato riusciranno a schiodarti dal letto.
Sei lì, stanco e nervoso, che aspetti che il sonno ti colga, e la casa comincia a parlare. Cade qualcosa in cucina. Una confezione di plastica. Forse hai solo riempito troppo il cestino e qualcosa ha fatto capolino fuori.
Basta che non sia un topo, già basta averli a lavoro. Nessuno squittio, confidi nell'inanimata natura di ciò che si è mosso. Magari te lo sei pure inventato.
Scrocchiano gli infissi delle finestre.
Un residuo di gasolio pompa nei tubi.
L'intelaiatura del letto, visto che ti rigiri, si unisce al concerto.
Ti senti solo ma sotto controllo.
La tua casa ti parla.
Ma cos'avrà da dirti, poi?
Alla fine le membra stanche ti incollano al letto, ma la mente scappa. Vuole registrare tutto.
Il giorno dopo tiri fuori un foglio ed esprimi le quattro cose che ti ricordi, e ti viene voglia di cominciare una storia.
Non è facile cominciare una storia. Chissà se questa sarà la volta buona?
Una storia ti deve prendere. Non sei tu che la inventi. È lei che benignamente ti concede di raccontarla.
Tu t'affanni, scrivi splendide lettere, dici verità che tutti sottoscriverebbero. Ma una storia non arriva.
Potresti raccontare la storia della tua vita, ma ti sembra di barare.. Bella forza, non è una concessione questa, non è un'elezione divina. È la tua vita, che già metti abbastanza in gioco in altri campi per romanzarla.
Entri in uno strano circolo. Cominci a darti del tu. Ti tratti come un amico, ma un amico un po' cocciuto che gli devi spiegare tutto anche se parli di cose che conosci pure troppo bene.
Cambi tutte le regole della narrativa. Cadi nel parlare di te, che è proprio quello che non volevi fare. Ma nonostante ciò prosegui nel tuo vano intento.
Nella tua ricerca, nemmeno tu sai di cosa.
Ormai hai perso il filo troppe volte.
Quante mattine ti sei svegliato con la sensazione di avere scoperto qualcosa di speciale e meraviglioso... una formula unica e semplice per risolvere tutti i problemi della fisica magari. E sai che se fossi riuscito a trattenere qualcosa dal tuo dormiveglia, questo sogno folle si sarebbe avverato.
E invece file di numeri continuano ad affollare la tua testa quando chiudi gli occhi, ma di collegamenti manco l'ombra.
Emozionallogiconumerico. Difficile convivenza quella tra sentimenti e ragione, a detta di tutti, ma per te si somigliano. Vedi la magia dei numeri, vedi il senso dei sentimenti. E questo ti rende diverso. Capire ti rende diverso. In questo viaggio nessuno ci capisce niente e il fatto che tu capisca genera in chi hai intorno incredulità meraviglia ma soprattutto invidia.
Ti pasci nelle tue differenze, e per le tue differenze ti danni.
Sei troppo bella, troppo pura e troppo dannata per questo universo, e la cosa ti creerà molti problemi.
Mai nulla ti fu detto di più vero. E non puoi nemmeno ringraziare chi l'ha fatto. Non lo conosci.
Puoi solo ricominciare a pensare a te come a una donna, e non a un essere senza storia e senza sesso.
E visto che esiste chi ti vuole annientare, annientalo a tua volta: sii te stessa sempre, basterà.

lunedì, febbraio 05, 2007

Il mio davanzale

candelineVoglio bene, tanto bene alla mia casina, soprattutto da quando è solo mia. Siamo amiche. Passare del tempo con lei non mi dispiace. Anche se siamo sole solette. Certo, un po' di disordine resta sempre, mica che posso magicamente diventare ordinata, però le cose cominciano a prendere il loro posto, naturalmente. Come i portacandele. Ovviamente le candele prima di accenderle le sposto, non vorrei mai bruciare le tende! In genere, nella mia infinita saggezza, le metto sopra la tv, che forse è pure peggio. Vabbuò, mica si possono sempre fare cose intelligenti!

mercoledì, gennaio 31, 2007

Superficiale ma non troppo

Vi presento la Marziotta. Mentre fa ciò che più le piace al mondo: mangiare. Ovviamente non è l'unica cosa che le piace, ma... mangiare in compagnia, comunque, ha pur sempre una sua valenza.
centro cultural gallego
Se passate da Frankfurt, e volete mangiare del buon pesce per il giusto prezzo, passate al Centro Cultural Gallego. È proprio in centro, vicino a Konstablerwache. E la cameriera è deliziosamente matta. E potete parlare spagnolo o italiano, che vi capiscono. Mica roba da poco!

mercoledì, novembre 08, 2006

asce di guerra e altri componimenti

seppellire l'ascia di guerra?
con te non è manco sguainata.
poi io asce di guerra lo cerco... altro figlio di quelli di q, scritto con un partigiano, vitaliano ravagli

leggi di più in italiano
ossia, leggi più autori italiani
le traduzioni di rado rendono il pathos
così capisci anche quali sono le "licenze poetiche" che sono normalmente concesse
ok, scrivi sceneggiature, non romanzi
ma secondo me potrebbe aiutarti

quindi, ti consiglierei di fare salire nella tua graduatoria di roba da leggere dazieri
che ancora non ho cominciato (ho comprato mercoledì il suo primo libro, ancora mi manca il secondo... tre libri del gorilla, tre edizioni diverse... sono un fenomeno!)

se mi dessi una bozza di decarlo ti direi che mi piace il linguaggio e che la trama fa cagare
come dico di decarlo, che amo nonostante i difetti

non devi essere un provincialotto che deve volare molto basso
puoi spogliarti di questi panni e, più leggero, volare alto quanto vuoi
per poi rimetterli quando sarai in alto, in un posto sicuro

non è certo mio obiettivo darti contro a ogni costo
se vuoi darmi da correggere sceneggiature a caso, senza dirmi se sono tue, di amici o nemici, posso ben farlo
probabilmente riconoscerò le tue, ma magari no
se non vuoi darmi niente vivo molto bene comunque
se faccio male alla tua autostima è meglio che non me le dia
però cerca altre persone che conoscano l'italiano e che sappiano cos'è leggere e scrivere

io comincerò a buttare fuori qualcosa quando mi sentirò sicura
scrivere è il mio habitat naturale e lo sai
ma se tutto va bene, se mi muovo con grazia e comincio a sfiorare i tasti giusti, forse è meglio
la fiera del libro è stata un buon modo per fare qualche conoscenza
per farmi coraggio
non ho fretta
ho sempre pensato che quando una storia arriva si fa scrivere da sola, senza cercarla
se invece la cerco io, beh, deve essere eccezionale, sennò manco mi ci metto

altrimenti continuerò a riempire di appunti e note quadernetti e diari come ho sempre fatto
e a leggerli solo io
innamorata delle mie parole
senza che nessuno le distrugga
sarà una scelta poco coraggiosa?
il coraggio lo tiro fuori un po' alla volta, ragazzo mio

non faccio nulla, se non sono pronta
quando poi mi butterò, sarà davvero

ora ho altre priorità

domenica, novembre 05, 2006

Aprile italiano

sono sempre la marziotta

dopo quasi un anno di vita che non ci si vede più tanto

nonostante qualche screzio qui e là, non sono scappata da questo mondo, mi sono solo lasciata trascinare dalle correnti

e il destino mi tratterrà ancora a francoforte
anche se ho avuto un bel mesetto di vacanze forzate e quindi sono a parma con la famiglia e con gli amici, e bazzicherò i dintorni fino a fine mese

mi mancate tutti
anche quelli a cui per imperizia e pigrizia non arriverà questo messaggio
ora vivo una vita nuova
e ho scoperto che la migliore scuola di improvvisazione è la vita

non sarò mai la primadonna in un palco di primedonne
non mi azzannerò mai per rubare la scena a nessuno
non sul palco non sulla vita
come sempre mi adatto alle situazioni
primadonna se serve, ma sempre disposta a ricoprire ruoli secondari
agendo in sordina a volte si ottiene anche di più

sto imparando a vivere da sola
la solitudine ammazza (almeno, ammazza un po' me) ma fortifica

adesso devo imparare MOLTO meglio il tedesco così posso ricominciare a recitare anche in germania
che non sapete quanto mi manca
forse il teatro non sarà la cosa che mi riesce meglio, ma mi dà molto a livello personale
molti sanno i sacrifici che ho fatto l'anno scorso per continuare il corso, facendo al contempo un corso quotidiano a milano
sono fiera e orgogliosa di me

penserete che questo è solo il nostalgico delirio di una pazza...
penso che sia stupido passare con un colpo di spugna su tutto il proprio passato e cancellarlo
le cose belle vanno celebrate, ricordate insieme
e si può continuare a crescere insieme
anche se divisi da 800 o 900 km
e ci si può incontrare quando i chilometri scemano
e condividere le nuove esperienze fatte

se vi va, ci vediamo presto

un abbraccio grande e forte a tutti

lunedì, ottobre 16, 2006

Delle correnti

la germania ha cose belle e cose brutte... e te lo dice una persona che vive nella città meno tedesca di questo paese e che saprà 200 parole di cui 160 sono cose da mangiare - non sia mai che la marziotta ci si sciupa, no?

tanta correttezza sì in questo paese
ma poca elasticità
quella alla lunga ti viene a mancare
e la disponibilità dipende da persona a persona
ma, mentre in italia chiunque cerca un minimo di mettersi nei panni degli altri e di aiutarli, soprattutto negli uffici pubblici qui se non ti vogliono aiutare ti trattano quasi a male parole e ti prendono in giro
perché la correttezza non ammette alcuna ignoranza se manca di elasticità
e io ignorante, soprattutto nel tedesco, la sono ancora molto
spiaccico solo concetti semplici in maniera totalmente sgrammaticata

ho trovato una mia dimensione
che non penso sia la dimensione definitiva
però è una tappa importante
e questa resterà sempre e comunque la città della mia indipendenza e tornerò spesso a trovarla anche se e quando i casi della vita mi porteranno lontano
come spero

voglio continuare a seguire la corrente
come faccio già da un po'
perché al momento questa cosa mi ha portata sempre in posti giusti, che anche se non lo parevano sul momento mi hanno portata a trovare la corrente successiva
se non incontro correnti migliori casualmente sto qui un paio d'anni a imparar tedesco e francese
poi mi metto a cercarle le correnti, e a crearne un po', anziché aspettarle paziente

domenica, ottobre 15, 2006

Tutto il bene del mondo

Mi dispiace per tuo padre.
So a modo mio cosa si prova, mio padre ha avuto un tumore maligno a un rene quando avevo 16 anni. Ha avuto la fortuna di essere curato da Buzio, un vero luminare. Adesso ha un rene in meno, ma su quel fronte lì è pulito. Penso gli si stesse proponendo qualche simile problema alla prostata ultimamente, ma ormai mio padre ha 76 anni e il decorso di queste malattie è così lento e tanto lui mi parla solo per dirmi che prima di suicidarsi uccide mia madre... quindi io non è che lo cerco.
Però ai tempi... piangevo tanto. Avevo paura che non avrei mai potuto conoscere mio padre.
Non la paura di smettere di aver ciò che avevo, ma la inesorabile paura di non poter più avere speranze di instaurare un rapporto che non c'era stato mai.
Questo fa tanto male. Penso che quando se ne andrà davvero, questo rimpianto mi rimbalzerà di nuovo nel petto. Ma non voglio stare male per lui ora. Non voglio ascoltare un vecchio che insulta la persona che mi ha cresciuta.
È difficile abbandonare i vizi, soprattutto a una certa età. Sembra stupido, ma è così. Molta gente considera la cosa più bella della vita i vizi, senza vizi che vita è?
Il punto è solo... viverla al meglio questa vita. Corta o lunga che sia. Ognuno fa le sue scelte. Però per vivere al meglio, con o senza vizi, tuo padre dovrebbe ascoltarti di più. Rallegrarsi per le tue gioie. Questo è l'unico modo per stare bene sempre, per sconfiggere tutto il male, anche quello che non si cura. Volersi bene. Essere felici di ciò che si ha intorno.
Se tuo padre impara questo, penso dopo un po' non avrà più nemmeno bisogno di fumare. Ma di certo non glielo possiamo insegnare né io né te. Lo deve capire da solo. Speriamo bene. Ti sono vicina, nel mio modo etereo e strampalato. Con le mie parole che curano e straziano allo stesso momento.

sabato, ottobre 14, 2006

Frankfurter Buchmesse 2006


Padiglione italiano con Giordano. Gli dico che i prezzi sono dimezzati, e impazzisce per la gioia. I prezzi sono così dimezzati che se la metà è meno di cinque euro da Feltrinelli i libri te li regalano. La metà è così economica che se vai da Mondadori e prendi due libri di Sandrone Dazieri passa uno che ti dice di scappare senza pagare i libri, poi guardi la quarta di copertina e vedi che questo tizio è Sandrone Dazieri ma sei ancora abbastanza vicino per farti fare due autografi sulle copie e spendere due chiacchiere. E già che ci sei trafughi anche un libro di Fabio Volo, però Fabio Volo non c'è. La metà è un concetto così inesistente che vai da Guanda e ti dicono di prendere quel che vuoi, il grossista glieli paga il trenta per cento e allora preferiscono regalarli a te. La metà almeno la metà non dico tanto ma la metà non sarete mica solo degli arraffoni siete degli operatori del settore non è vero ma perché siete qui a Francoforte ah lavorate oh per la Nintendo sì e di che vi occupate allora vi regalo mondi virtuali saggio tenuto da una giornalista che era nella DARPA la prima rete militare antenata di internet.
Anche il biglietto l'abbiamo pagato metà, visto che Roberta ce ne ha dato uno gratis. L'ultimo fumoso discorso è stato tenuto da Alberto Castelvecchi di Castelvecchi Editore, che ci ha davvero trattati come operatori del settore, e una Marziotta in tenuta scazzatosportiva si è trasformata in addetta alle relazioni pubbliche tutta commenti e sorrisi e alla fine Alberto ci ha anche dato il suo biglietto da visita consigliandoci di mandargli una mail coi nostri dati che non si sa mai.
Ho portato a casa un malloppo di libri e di aneddoti. Fortuna che c'ho lo zaino grande e pressando forte sono riuscita a farci star dentro quasi tutto.

venerdì, ottobre 13, 2006

Il futuro a modo mio


La Marziotta fra 10 anni...
Vivrà in una grande città, magari più calda di francoforte
Avrà un marmocchio di 3 o 4 anni se sarà senza compagno (pavento di fare la ragazza madre se nessuno mi si piglia)
Spero un paio se il compagno c'è ed è d'accordo
Penso che sarà una mamma a tempo quasi pieno, col cuore gonfio di gioia e amore
Mia madre sarà certamente in zona ad aiutarmi con i frugolini urlanti
Parma la odia più o meno quanto la odio io, e l'occasione di lasciarla non se la fa sfuggire, soprattutto se ha una valida motivazione per spostare il sedere
Visto che la marziotta parlerà correntemente 4 o 5 lingue avrà amici di ogni nazionalità e se non avrà tempo di uscire farà cene a casa sua appena può invitando la gente splendida che si ritrova intorno.
Non so che lavoro farà, in questo campo mi sono reinventata sempre. Però so che farà un lavoro divertente e che le piace, a prescindere che poi non sia la cosa migliore per lei, in quanto a remunerazione e sfruttamento delle sue capacità.
Forse troverà modo di lavorare con i bambini, per poter stare sempre col suo. O forse troverà qualcosa da fare come freelance, che siano traduzioni, redazione di articoli, o la solita manovalanza grafica a cui sempre mi sono dedicata. O forse un mix di tutto questo e di altro ancora.
Lavorare piace alla marziotta di oggi, e piacerà alla marziotta di domani.

Forse il compagno se ci sarà influenzerà un poco in non so quale direzione il tutto
Ma questo ovviamente si vedrà
Sono una persona che si conforma molto a chi le sta al fianco
Mi plasmo intorno a chi amo
Che non vuol dire perdere me stessa, ma conoscere altre parti di me che magari hanno sempre sonnecchiato
Poi se il cambiamento è richiesto, anziché avvenire naturalmente, capitano i disastri
Alcuni uomini mi volevano timida, pacata ed educata anche nelle situazioni in cui la gente andava mandata affanculo o redarguita per cazzate e scialare di denaro
Alcuni uomini volevano che non ballassi e cantassi
Alcuni uomini dicevano di volermi, ma quanto volessero me e quanto una proiezione della sottoscritta non lo ho ben chiaro
Tutti mi rivolevano come ero prima di cambiare per loro
E tutti mi sono usciti dal cuore quando sono tornata io

alla fine ti parlo sempre di questioni di cuore
chi l'avrebbe mai detto che un vulcano come me ha così bisogno di aver qualcuno accanto?
ma è anche per questo, per avere un altro polo verso cui dirigere le energie
uno l'amore l'altro gli amici
i poli migliori, no?
meglio che direzionare l'energia verso i nemici... e se anche i poli non sono opposti chi se ne frega? avrò una vita sbilanciata e disequilibrata... sempre in bilico di fianco al baratro, ma sorretta dalle forze più positive che esistano, salvata quotidianamente dal mesto destino che sarebbe il vivere piatto e triste in cui i più si adagiano